La scuola

Come è nata Dante Agostini Udine



Le origini

Nel 1965, aiutato dalla Selmer (celebre casa produttrice di strumenti a fiato) e da Kenny Clarke, batterista americano tra i fondatori dello stile be-bop immigrato in Francia, Dante Agostini crea la prima scuola di batteria degna di questo nome. A quel tempo, a parte alcune lezioni private impartite dal meraviglioso Kenny, i batteristi dovevano arrangiarsi da soli. Grazie al sassofonista Jean-Louis Chautemps, che allora insegnava jazz a Saint-Germain-en-Laye, Dante crea una classe di batteria al Conservatorio di questa città e un'altra a Parigi. Queste due scuole arrivano nel mondo della batteria come un fulmine a ciel sereno.

Biografia

Dante Agostini nasce a Mercatello sul Metauro nelle Marche in Italia nel 1921. Alcuni anni dopo, per sfuggire all'ascesa del fascismo di Mussolini, tutta la famiglia Agostini si stabilisce in Francia, a Sin-le-Noble, poi a Vitry-en-Artois, alla periferia di Douai. Dante muove i primi passi nel mondo della musica all'età di cinque anni, suonando la fisarmonica e la batteria. Molto presto suona con Bruno Juskowiak nel locale da ballo che suo padre gestiva. Con il sopraggiungere della seconda guerra mondiale, il giovane Dante deve interrompere le sue attività musicali perché viene arruolato nel STO (Servizio di Lavoro Obbligatorio installato dagli occupanti). Alla fine della guerra, inizierà seriamente la sua professione assieme al fisarmonicista Joss Baselli. Ai due musicisti si unisce il padre di Jacques-François Juskowiak. Nel 1952, Dante si stabilisce a Montmartre ed entra nella formazione di Jacques Hélian, molto celebre all'epoca. Le tournée e le sedute di registrazione si susseguono. Studioso accanito, aiutato dai suoi colleghi musicisti, Dante si accosta più seriamente alla grammatica della musica. Diventa titolare nella grande orchestra stabile dell'Olympia: ciò gli dà la possibilità di accompagnare i più grandi nomi dello show-business francese e internazionale dell'epoca (Charles Trénet, Frank Sinatra, Jerry Lewis). Più tardi, entra nell'orchestra delle Folies Bergères dove rimarrà per lunghi anni. Dante, a cui piaceva moltissimo suonare nelle jam-session, si esibisce spesso nei club di jazz dopo gli spettacoli. All'epoca, Parigi era il centro del jazz in Europa. E' così che Dante incontra Miles Davis, Art Blakey, Dizzy Gillespie, Milt Jakson e altri. Così stimolato da questi artisti, inizia ad elaborare un sistema di studio per la batteria sfruttando i temi hard bop. Jacky Juskowiak ama dire che nella mente di Dante nasceva già l'idea del celebre volume 3, metodo che più tardi pubblicherà. In quest'epoca eroica, a parte l'opera di Jim Chapin (sempre attuale) non esiste praticamente niente di veramente strutturato a livello pedagogico. Da qui nasce la voglia di strutturare una formazione batteristica che a malapena esisteva.

Il fior fiore dei musicisti nazionali, addirittura mondiali, a seconda delle tournée, amano passare a salutare questa "agorà batteristica". Personaggi come Claude Nougaro, Elvin Jones, Sam Woodyard, Max Roach, Philly Joe Jones prendono allora l'abitudine di fare una tappa nella scuola, ospitata a Parigi nei locali di Selmer, in rue de la Fontaine-au-Roi. Alcuni sassofonisti vengono a studiare il solfeggio sincopato, all'unisono assieme agli allievi batteristi. Molti musicisti, non batteristi, studiano su questi nuovi e già famosi "sincopati", così ben adattati alle esigenze della professione.

E' vero che, fino ad allora, nessuno si era occupato in maniera specifica di questo problema." Dante ideava e componeva alcuni esercizi su dei foglietti separati che attaccava alle pareti del suo appartamento. Agli editori musicali dell'epoca, però, i metodi non interessavano. Poco importa! Dante li pubblica a sue spese. Ancora oggi, certe case editrici si rammaricano di essersi lasciate sfuggire questa fonte di guadagno. Adesso i suoi metodi sono distribuiti in tutto il mondo da una società, ma la signora Agostini ne garantisce sempre lei stessa la pubblicazione.

Jacques Delecluse, docente presso il "Conservatoire National Supérieur de Paris", anche autore di libri di testo per percussioni classiche e solisti del "Orchestre de Paris", riconosce la scuola Agostini come un’opera educativa completa. Con la creazione della sua scuola e la pubblicazione dei suoi metodi, Dante diventa un esperto nella professione, rispettato dalla maggior parte dei colleghi, che ammirano la sua infinita curiosità per la tecnica e la lettura strumentale. Egli inizia una vera lotta contro l'analfabetismo musicale. Fornisce ad ogni suo allievo gli strumenti atti a sviluppare la propria creatività. Senza rischio alcuno, possiamo affermare che in pratica tutti i batteristi della professione hanno studiato, studiano o studieranno con i Metodi Dante Agostini. Oggi la scuola continua ad esistere e sempre con lo stesso successo. I metodi Agostini rimangono la base tecnica del nostro insegnamento sulla quale costruiamo degli sviluppi musicali aggiornati. Dante mi ha dato molto - come molti altri - con la sua gentilezza, la sua premurosa amicizia e la sua sorprendente curiosità tanto musicale quanto pedagogica". La sua morte prematura, avvenuta nel 1980, gli ha impedito di rispondere all'invito del celebre Berklee College of Music che l'aveva contattato per tenere delle master-class a Boston.

La prima edizione, a spese dell'autore, del famoso Metodo Agostini/Kenny Clarke risale al 1967. Sul retro, si poteva leggere una frase di apprezzamento di Max Roach: " Per molti anni, ho cercato un metodo serio di batteria. Finalmente trovo in questo metodo, formidabile per la sua concezione basata sullo studio delle scale strumentali trasportate sulla batteria, un'elaborazione logica ed approfondita di una concezione moderna che è indispensabile per l'evoluzione attuale dello strumento. Ringrazio di tutto cuore il signor Kenny Clarke e il signor Dante Agostini."

Alla morte di Dante, Jacques-François Juskowiak, attuale direttore delle "Écoles Agostini" e docente presso la "Ecole Nationale de Musique de Créteil" prese in mano la direzione della scuola, e per aggiornare l'opera didattica cominciata dal suo predecessore scrisse e pubblicò nuovi libri di letteratura di batteria, con analisi e composizione sulle più recenti evoluzioni sulla tecnica e sulla stilistica dello strumento stesso.

Oggi

La Dante Agostini è una scuola speciale per batteria e ritmica la cui sede principale si trova a Parigi. E' pensata per musicisti che si vogliono formare o specializzare e comprende anche un corso di formazione completo per batteristi professionisti che vogliono approfondire materie specifiche (lettura, tecnica del tamburo, didattica, …).

Nel 1965 il batterista Enrico Lucchini conobbe a Parigi Dante Agostini e Kenny Clarke mentre fondavano la loro celebre scuola, e fu per 8 anni fino al 1972, assistente dei due maestri. Nel 1973 ritorna in Italia, a Milano al "Capolinea", dove comincia a dare lezioni, divulgando i metodi e i solfeggi di batteria di Kenny Clarke e Dante Agostini. Viene ricordato soprattutto per la sua attività didattica. È stato maestro di moltissimi batteristi professionisti in Italia ed Europa, per citarne alcuni: Beppe Sciuto, Paolo Pellegatti, Christian Meyer, Giampaolo Conchedda, Elio Rivagli, Sergio Pescara, Massimo Serra, Maxx Furian, Tony Arco, Massimo Pintori, Lele Melotti, Eugenio Mori, Gabriele Boria, Giorgio Di Tullio, Claudio Saveriano, Stefano Resca, Enrico Morini, Sandro Ravasini, Franco Rossi, Andrea Fedeli, Enrico Di Bella, Maurizio Marchiando.

LA DANTE AGOSTINI UDINE è una succursale diretta dal Professore Erik Tulissio.

I corsi di UDINE sono direttamente collegati e supervisionati dalla sede centrale di Parigi. Gli esami, obbligatori per i passaggi di livello e per l'ottenimento di certificati e diplomi Agostini, sono stabiliti da Parigi e condotti da una giuria di insegnanti abilitati provenienti dalle varie sedi europee.